Renzo Arbore, il dramma che non riesce a superare: lutto devastante
Il cantautore Renzo Arbore ha vissuto un dramma davvero devastante che ancora oggi fa tanta difficoltà nel superarlo: ecco di che si tratta
La musica per Renzo Arbore è stata sempre fonte significativa e vitale della sua vita. Sin da bambino, dopo aver vissuto la seconda guerra mondiale, torna a Foggia con i suo genitori e comincia a dedicare il suo tempo alla grande passione: la musica. Nonostante la sua carriera brillante e i suoi brani che ancora oggi passano in radio, Renzo Arbore ha dovuto vivere un dramma davvero molto doloroso e sofferente.
Come abbiamo anticipato, il cantante nasce a Foggia e sin dalla sua giovinezza, cominciò ad interessarsi alla musica jazz, vincendo un concorso in Rai proprio nel 1964. Successivamente, conobbe Gianni Boncompagni che divenne suo compagno di banca e, insieme, dettero vita a trasmissioni televisive mai dimenticate dal pubblico come Bandiera Gialla, Cari amici vicini e lontani, L’altra domenica. Ebbene ricordare, che il duo è stato il primo a trasmettere la musica dei Beatles, considerati da i dirigenti Rai brani non idonei.
Insieme a Pippo Baudo, Renzo Arbore fu cacciato da Padre Pio nella chiesa, spiegando in un intervista quanto successe: “Renzo chiese se nella vita avrebbe dovuto fare l’artista o l’avvocato. Rispose: “Facisse cchi vvole!”. (in realtà pare che in un secondo momento gli avesse consigliato di fare l’avvocato). “Poi puntò il dito contro di me e domandò: “Vuie state accà pe’ fede o pe’ curiosità?”. Fui sincero: “Per curiosità”. Mi indicò la porta: “Iatevenne!”.
Per quanto riguarda la vita sentimentale, ricordiamo che l’uomo è stato legato a Mara Venier, cui insieme persero un figlio, causandone successivamente la rottura. Ma non solo, accanto ad Arbore vi sono state più di 100 donne ma una, è stata la più importante.
Renzo Arbore e il dramma doloroso e sofferente vissuto
Il cantautore è stato legato a Mariangela Melato, una delle donne più importanti della sua vita. Ai dieci anni della sua scomparsa, l’uomo ha voluto ricordare la sua compagna definendola una donna piena di grazia, proprio come sosteneva anche Alda Merini.
Nel dettaglio, Renzo Arbore ha affermato: “Come donna posso assicurare che Mariangela era veramente straordinaria e speciale. Come diceva Alda Merini era piena di grazia. In effetti le sue qualità erano proprio la grazia e la nobiltà. Qualità grazie alle quali era amata da tutti, non solo dal pubblico, ma anche dai colleghi e dalle colleghe. Non parlava male di nessuno e non aveva nessuna piccineria tipica del mondo dello spettacolo”.
Concludendo ha anche aggiunto un pensiero davvero bellissimo sulla donna: “ […] Aveva delle qualità straordinarie. Era un’artista completa che ha fatto le sue scelte solo in base al valore artistico delle opere che lei ha condiviso. Non aveva ambizioni di denaro o di vanità”