L’insonnia è un disturbo del ciclo sonno-veglia molto diffuso e invalidante: scopriamo come combatterlo efficacemente a tavola.
Un riposo notturno continuativo e corroborante è il primo step per iniziare la giornata con la giusta carica vitale. I disturbi del sonno, in effetti, possono influenzare negativamente l’umore, arrivando persino a pregiudicare le prestazioni lavorative e scolastiche.
Dopo una notte insonne, infatti, è facile ravvisare nervosismo, mancanza di concentrazione e sensazione di stanchezza persistente. Se l’insonnia si presenta sistematicamente, potrebbe essere il segnale di una carenza di melatonina. Questo ormone, associato ad un corretto ritmo sonno-veglia, è in grado di influire significativamente sulla qualità del nostro riposo: scopriamo come integrarlo grazie all’alimentazione.
La melatonina è un ormone prodotto dal cervello, e viene prodotto naturalmente dall’organismo, specialmente durante le ore notturne. La sua secrezione, infatti, raggiunge un’impennata con il sopraggiungere del buio, per poi rallentare a mano a mano che l’alba si avvicina. Per tale ragione la melatonina può costituire spesso una vera sveglia biologica naturale.
Prodotta dalla ghiandola pineale, o epifesi, la melatonina regola la dopamina, il cortisolo e il ciclo circardiano, con importanti effetti sulla regolazione dell’umore e sul bilanciamento delle energie dell’individuo. Per tale ragione, se ravvisiamo persistenti episodi di insonnia, consigliamo di prediligere alcuni cibi a tavola, soprattutto durante il pasto serale.
Gli alimenti più ricchi di melatonina sono di origine prevalentemente vegetale, come ad esempio il mais, le ciliegie, le mele e lo zenzero. Ne contengono in quantità anche banane, ananas, cipolle, pomodori, arance, cavoli, ravanelli e asparagi. Inoltre, una buona notizia: in caso di attacchi di fame a tarda sera, possiamo consumare senza troppi sensi di colpa del cacao, oltre che frutta secca come noci e mandorle. Tutti questi cibi contribuiscono a rimpolpare il fabbisogno di melatonina del corpo, che si aggira generalmente attorno ai 0,5 milligrammi al giorno.
Sebbene l’alimentazione sia certamente fondamentale per un corretto equilibrio psicofisico, anche le abitudini quotidiane giocano un ruolo fondamentale sulla qualità del nostro riposo. Evitiamo dunque di trascorrere troppo tempo davanti a devices elettronici durante le ore serali e notturne. Bando quindi a tablet, smartphone e TV poco prima di coricarsi, e preferiamo invece la compagnia di un buon libro.
Infine, cerchiamo di fare il pieno di luce solare durante le ore diurne: la serotonina accumulata durante il giorno è un neurotrasmettitore in grado di convertirsi in melatonina con l’avvento delle tenebre!
Se la condizione di insonnia dovesse prolungarsi a discapito dell’attività di prevenzione, consigliamo ovviamente di rivolgersi al proprio medico di base, che potrà fare la corretta diagnosi e procedere ad eventuali accertamenti.