Rai, se n’è andato per sempre: non lo vedremo mai più | La morte è arrivata per lui
Lutto nel mondo della televisione italiana; un volto storico della Rai è scomparso
Grave lutto nel mondo della televisione italiana, la Rai piange un volto storico che è scomparso mercoledì 14 dicembre.
La notizia della morte è arrivata all’improvviso, non si sa al momento la causa della scomparsa dell’uomo, non sono stati diffusi infatti dettagli sulla sua dipartita. Di chi si tratta? Vediamo.
La morte improvvisa
Mercoledì 14 dicembre è scomparso uno dei volti più noti della Rai, e l’annuncio è stato diffuso sui social dal Comune di Prato, cittadina toscana presso la quale l’uomo ha ricoperto la carica di Assessore alla Cultura dal 1999 al 2002, nonché suo luogo di nascita. Nelle vesti di Assessore si è impegnato per il restauro e la conseguente riapertura di Palazzo Pretorio, chiuso da svariato tempo a causa di problemi strutturali che ne impedivano la fruizione.
Ecco perché è stato proprio il Comune di Prato a dare l’annuncio: “Il Comune di Prato esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Vannucchi, avvenuta stamani nella sua casa di Roma. Vannucchi, 85 anni, è stato assessore alla Cultura nella seconda giunta di Fabrizio Mattei dal 1999 al 2002, anno in cui diede le dimissioni”.
E ricorda: “Vannucchi è stato uno dei primi conduttori del Tg1 nella Rai di Bernabei e Agnes, commentatore e presentatore di diversi rotocalchi di approfondimento. Dopo 30 anni trascorsi in Rai, si considerava un giornalista prestato alla politica ed era tornato nella nella sua città impegnandosi in prima linea nell’amministrazione comunale per il restauro e la riapertura di Palazzo Pretorio, chiuso da tempo per problemi strutturali”.
Chi era il volto noto
Giuseppe Vannucchi, come ricordato, è stato quindi uno dei primi conduttori del Tg1 quando in Rai i direttori erano Ettore Bernabei e Biagio Agnes e la tv era ancora in bianco e nero. È stato giornalista, commentatore e presentatore nella sua carriera di circa 30 anni; inviato e protagonista di alcune trasmissioni di approfondimento culturale come ad esempio Tg l’Una, in onda la domenica.
Come detto è stato Assessore alla Cultura e, come ricorda La Nazione, al momento delle dimissioni le sue parole tra lo stupore generale e gli applausi sono state: “Ci sono state decisioni o non decisioni prese sopra la mia testa. E questo è più di quanto possa sopportare. Perciò mi vedo costretto a levare l’incomodo. Restituisco la mia delega con un dolore atroce” e “Voglio essere ricordato solo come persona per bene o non per bene“. E così sarà ricordato, uomo per bene ed elegante.